Le Domus de Janas, che in sardo significa “case delle fate“, sono antiche tombe scavate direttamente nella roccia, sparse in diversi punti della Sardegna e risalenti al lontano Neolitico, tra il 4000 e il 3000 a.C. Non si può fare a meno di rimanere affascinati da questi luoghi: sono veri e propri scrigni archeologici, testimonianza di un popolo, quello della Sardegna prenuragica, che sapeva unire funzionalità e arte in un modo incredibilmente sofisticato.

Quello che colpisce di più è la loro varietà. Alcune Domus sono piccole, intime, quasi timide nella loro semplicità, altre invece ti sorprendono con stanze multiple e dettagli decorativi che raccontano di antichi simboli: spirali, corna, figure di tori. Immagini potenti, che riportano alla sacralità e ai miti del passato.

E poi, ci sono le storie – oh, quelle storie! – che si raccontano attorno a queste “case delle fate”. Si dice che fossero dimore di creature magiche, le janas, simili a fate o streghe, che abitavano tra quelle pietre e custodivano segreti e tesori. Ma attenzione: non erano creature da prendere alla leggera. Chi osava avvicinarsi senza il dovuto rispetto rischiava di incorrere nella loro ira. Eppure, chi si mostrava umile e sincero poteva forse ottenere un dono o un segreto prezioso.

Non erano solo semplici sepolcri. Queste costruzioni avevano un profondo significato rituale. Accompagnavano i defunti in un viaggio sacro verso l’aldilà, un ponte tra il mondo visibile e quello invisibile, tra la vita e ciò che c’è oltre. Un concetto che ancora oggi riesce a evocare un senso di mistero e rispetto.

Oggi, le Domus de Janas continuano ad attrarre chi ha fame di storia, chi cerca il fascino delle leggende e chi è semplicemente curioso di scoprire l’anima più antica dell’isola. Visitare una di queste tombe significa quasi sentire il peso del tempo sulle proprie spalle, immergersi in una spiritualità dimenticata che, in qualche modo, continua a pulsare tra quelle rocce silenziose e il paesaggio selvaggio della Sardegna.

Sono un ponte tra il passato e il presente, un simbolo di come la terra e il suo popolo siano profondamente intrecciati. Ancora oggi, queste antiche dimore fanno parte della memoria collettiva e delle tradizioni sarde, un legame che vive, respira, e si racconta nelle storie tramandate di generazione in generazione.

“My journey through Sardinian lands” – a story of ancient traditions, breathtaking landscapes, and the soul of an island. Stay tuned for a glimpse into Sardinia’s timeless magic.

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