Il motivo di questa domanda. La domanda su cosa ci rende umani è intrinsecamente collegata a noi stessi. Essendo esseri coscienti, dotati di libertà di scelta, ci interroghiamo sul senso della vita e sulle risposte che la scienza può fornirci. Questa domanda è il risultato di un circolo vizioso in cui presupponiamo già la nostra umanità. Utilizziamo il linguaggio, la matematica, la fisica e le scienze in generale come metodi per conoscere il mondo e rispondere a questa domanda. Tuttavia, è proprio nella formulazione della domanda che si crea una spirale infinita.

La nostra umanità presupposta. Ogni volta che ci poniamo la domanda su cosa ci rende umani, presupponiamo già la nostra umanità. Questa domanda nasce dal desiderio intrinseco di comprendere e definire la nostra natura e il nostro posto nel mondo. Come esseri umani, siamo dotati di coscienza e di libera scelta, caratteristiche che ci distinguono dagli altri esseri viventi. Possediamo il linguaggio, che ci permette di comunicare e condividere le nostre esperienze ed emozioni con gli altri. La nostra umanità si manifesta anche attraverso il nostro impegno nello studio delle scienze, che ci aiutano a comprenderci meglio e a rispondere a interrogativi complessi sul nostro essere e sul mondo che ci circonda.

Le scienze per rispondere. Le scienze sono uno strumento fondamentale per rispondere alla domanda su cosa ci rende umani. Attraverso il linguaggio, la matematica, la fisica e tutte le altre discipline scientifiche, possiamo studiare e comprendere il mondo che ci circonda, inclusi noi stessi. La biologia ci aiuta a comprendere la complessità del nostro corpo e del nostro DNA, mentre la psicologia e le neuroscienze esplorano la nostra mente e il funzionamento del cervello. L’antropologia ci permette di indagare le diverse culture e società umane, mentre la sociologia analizza i processi sociali che influenzano il comportamento e l’identità umana. La storia, infine, ci fornisce un’importante prospettiva temporale sulla nostra evoluzione come specie.

Il circolo vizioso della domanda. Ogni volta che ci facciamo la domanda “Cosa ci rende umani?”, finiamo per presupporre la nostra umanità. Questo crea un circolo vizioso da cui sembra difficile uscire. Il fatto che ci interroghiamo sul senso della vita o sulla comprensione che la scienza può offrire su di noi, già implica che siamo esseri umani con coscienza e libertà di scelta. Siamo in qualche modo un metodo per esplorare e comprendere il mondo che ci circonda. Tuttavia, è proprio nel formulare la domanda che ci ritroviamo nel circolo vizioso.

Trovare una via d’uscita. Per trovare una via d’uscita da questo circolo vizioso, ho deciso di rivolgermi alla filosofia. Partendo dal concetto di conoscenza, ho cercato di esplorare le diverse prospettive sulle quali basare la mia risposta. La filosofia mi ha permesso di analizzare le teorie di grandi pensatori come Platone, Aristotele e Kant, che si sono interessati al significato dell’essere umano. Ho anche preso in considerazione il pensiero orientale, come il buddhismo o il taoismo, che offrono una visione diversa sull’umanità. Attraverso un’approfondita riflessione e l’esplorazione di diverse prospettive, sono riuscito a trovare una via d’uscita da questo circolo vizioso.

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